Antiquariato d'epoca

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La storia dell’antiquariato in base all’epoca.

Semplificando si può ripercorrere storicamente l'evolversi dell'antiquariato in base al paese di provenienza dell'oggetto d'arte o del mobile d'epoca.
L' antiquariato ha una sua storia specifica che parte dal 1500. Ogni nazione ha la sua storia caratterizzata anche dagli eventi artistici che hanno la loro massima espressione negli oggetti d'arte e d'antiquariato; è molto difficile distinguere cosa è artistico da cosa è parte dell'antiquariato, perché dal cinquecento al novecento spesso vengono usati come sinonimi, sebbene abbiano caratteristiche specifiche e diverse da paese a paese, perché ogni momento artistico ha il suo periodo più o meno lungo.

Rinascimento - Antiquariato.

Lo stile francese è sicuramente quello che colpisce di più e che salta all'occhio per la sua raffinatezza ed eleganza, a dispetto degli stili nordici più statici e rigorosi.
Dal 1515 in Francia nasce il Rinascimento, che dal 1550 diventerà Alto Rinascimento, sotto il regno di Re François I; i mobili di quest'epoca sono rari, ma molto eleganti nonostante la lavorazione del legno sia molto semplice. Questo periodo, che dura fino al 1610/1630 circa,  si chiama Gotico in Inghilterra, sotto il regno dei Tudor e poi di Elizabeth, quindi anche detto “Elizabethan style” per le caratteristiche più “lugubri” dei mobili enormi, in legno scuro, addirittura a volte venivano pitturati in nero, imponenti, con particolari rubati all'arte, come ad esempio una libreria con piccole colonnine greche incorporate alla struttura del mobile come per reggerne il peso e allo stesso tempo dimostrare la grandezza della colonialismo inglese tipico di quel periodo storico; a differenza del legno francese, quello elisabettiano è meno sottile e più massiccio.

In Italia lo stile è rinascimentale - Cinquecentesco, molto semplice ed artigianale, tendenzialmente copiato da quello francese, ma che è capace di utilizzare sia il noce che il mogano. Anche in Germania, Penisola Iberica e Paesi dell'est nascono le prime lavorazioni di antiquariato rinascimentale, specialmente oggettistica, bicchieri, lampadari, strumenti musicali e quadri; mentre l'America vive un periodo di prima colonizzazione in cui la maggior parte dell'antiquariato arrivato fino a noi, è d'importazione inglese e spagnola.

Barocco - Antiquariato.

Nel diciassettesimo secolo è maggiormente evidente la cultura dell'apparenza tipica della classe borghese, ciò traspare attraverso i mobili d'epoca e gli oggetti d'arte, entrambi dotati di decorazioni dorate e sfarzose, che non passano inosservate: è lo stile Barocco, che debutta nel 1610 in Francia con Luigi XIII e prosegue nel 1643 con Luigi XIV nello stile Rococò, fino al Neoclassico di Luigi XV e Luigi XVI nel 1793. Contemporaneamente l' Inghilterra vive un periodo di Restaurazione dovuto a brevi regni, che la fa avvicinare allo stile Barocco, per lo sfarzo rigoroso.

Neo classico - Antiquariato.

In Italia, l'influenza estera crea uno stile particolare, misto tra Barocco – Rococò - Neo classico, nominato Veneziano, dovuto alla posizione mercantile e commerciale che la città di Venezia costituiva in questo periodo, la quale prendeva spunti artistici dai paesi con cui iteragiva; questo stile in seguito verrà copiato dalle maggiori potenze, e gli inglesi ne trarranno lo stile Chippendale nel 1754 e quello Liberty nei primi dell'ottocento.

Stile Impero e novecento - Antiquariato.

Nel diciannovesimo secolo, dal 1800 al 1900, c'è la massima espressione dell'antiquariato in cui si mischiano consapevolmente vari stili e periodi, in cui l'arte ha elaborato la sua evoluzione perfezionando le tecniche di creazione e costruzione di un singolo pezzo, mobile, e pittura, appunto grazie anche al periodo di ricchezza degli anni precedenti, ed in cui entrano in gioco attivamente anche tutti gli stati tedeschi e spagnoli e dell' est Europa, perfino l'America, finora rimasta marginale. L’ Austria si afferma con il suo stile Bidermeier, mentre nelle altre nazioni lo stile è chiamato Impero in quanto è una rivisitazione del classicismo, della scultura e della storia ellenica, in cui lo stile e la forma delle colonne dorico, ionico e corinzio dei templi greci vengono inserite nella struttura del mobile e nella pittura. In Inghilterra lo stile Liberty esalta la natura addobbando il mobile con un gusto floreale ricercato, con foglie e fiori, movimenti ondosi e riccioli, per alleggerire la figura del mobile, soprattutto verso l'alto, per non intaccare la stabilità della base, a cui vengono aggiunti dei pezzi di legno merlettati; questo è molto evidente nelle vetrinette, nelle angoliere e nell'oggettistica. Nello stile Arts & Craft, prettamente estetico, il mobile degli ultimi duecento anni viene preso come spunto per migliorare la linea e viene arricchito di particolari significativi. Questa evoluzione dell'estetismo porterà alle ultime creazioni d'arte di antiquariato dei primo novecento: art nouveau.

Lo stile del mobile come caratteristica dell'epoca.

Guardandolo ci piace e soprattutto ci piacerebbe vederlo in casa nostra, ma non sapremo riconoscere né l'epoca di produzione, né la provenienza; a meno che non siamo appassionati di arte ed informatissimi in materia, potremo solo fidarci del venditore che ci sta descrivendo questo pezzo d'antiquariato. Nei mobili c'è la possibilità di capirlo attraverso un piccolo trucco: come alle donne si guardano le mani per capire l'età, ai mobili, si guardano i piedi!

L'età dal mobile vista dai piedi.

Dal 1600 al 1800 la maggior parte dei piedi dei mobili sono dei blocchetti quadrati o rettangolari di legno, su cui poggia la base lineare di tutto il mobile. Già nel 1690 ci sono le prime sperimentazioni in merito e si possono trovare dei piedini a forma di brocchetta: la base è piatta, su  questa si sviluppa il resto del piede bombato quasi fosse un tondo schiacciato che si stringe al collo e si riallarga fino a dove si poggia base del mobile, questo tipo di piede si trova fino al 1730.

Dal 1725 al 1780 circa, le due forme si fondono, il piede diventa bivalente: la parte esterna salda al mobile ne segue la linea dritta e quadrata, mentre l'interno è tagliato perpendicolarmente dal basso verso l'alto a formare quasi una parentesi graffa; dal 1740 al 1760 questo piede viene reso più dinamico, seppure massiccio, modellando sia l'esterno che l'interno a forma di parentesi graffa; in seguito dal 1770 al 1800 la forma del piede è la stessa di prima, ma leggermente più allungata per slanciare il mobile.

Contemporaneamente ci sono forme di piede alternative per mobili più leggeri come sedie, poltrone e scrivanie: dal 1700 al 1740 si usa il piede imbottito, cioè una specie di piede a goccia che poggia su uno strato liscio, ideale per le gambe fini e mosse; nell'oggettistica dal 1715 al 1760 si usa un piede particolare, detto craw-and-ball foot, cioè un artiglio che afferra una palla; dal 1800 al 1900 il piede cambia forma e diventa tondo: il piede più comune è il turned toupie foot, non più quadrato ne rettangolare, ma una pallina schiacciata circondata da cerchi, che poggia su un pomello più piccolo.

   

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